Adoro convidere le esperienze personali, i viaggi in particolar modo, oggi sono felice di poter inaugurare e sugellare una bella amicizia con una nuova e fortunata collaborazione tra 50Sfumaturefashion e Fiorenza Quadraro, grande amica personale e del Blog.
Fiorenza Quadraro, esperta di moda e di Lifestyle, ha realizzato con passione e con la poesia che la distingue un reportage sulla bellissima isola delle Egadi Favignana, luogo incantato che personalmente non ho ancora visitato ma che dopo aver letto il dettagliatissimo racconto di viaggio non potrà mancare nella mia Trip Wish List !
Salpiamo insieme per navigare nel mare blu della Sicilia e per approdare, insieme a Fiorenza, nella meravigliosa Favignana con i dettagli, i suggerimenti, la storia, la cucina e gli indirizzi che ci saranno utili per il nostro viaggio.
Ogni viaggio lo fai tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi… io ed il mio compagno abbiamo avuto la fortuna di sognarlo, programmarlo, viverlo intensamente e ricordarlo benissimo per condividerlo con voi! In primis vogliamo svelarvi che il paradiso esiste: è in Sicilia, precisamente nelle Egadi, a Favignana.
Questa magnifica isola ci accoglie al mattino di aprile con un sole tiepido e ristoratore, dopo aver fatto tappa “colazione obbligatoria” con un cannolo dalle dimensioni giganti nella barocca Trapani.
Non appena arrivati, dopo ben quattro anni di assenza, ci facciamo travolgere dal vociare dei pescatori, dagli abbracci dei parenti ed amici e da quell’odore di mare pulito che evoca immediatamente l’idea di relax.
Soggiorniamo nel pittoresco Affittacamere Al Gattopardo, un bed & breakfast con i servizi da hotel, a pochi passi dal centro storico e con un giardino mozzafiato dove tutto è colore e armonia.
Non a caso premiato da Legambiente per il suo essere eco-friendly, per la sua attenzione alle esigenze dei disabili e per la produzione tutta home-made della colazione! Un trionfo di frutta fresca, marmellate di limoni, cassate, dolci tipici, brioche e pane appena sfornati, crostate e… tutto ciò che possiate desiderare, servito in maniera gentile all’ombra dell’ulivo che padroneggia in giardino.
Le giornate a Favignana passano lente, tra la prima tintarella nelle splendide calette ed una grigliata in riva al mare, tra una cena rigorosamente a base di pesce (soprattutto spada e tonno, i veri “re” della cucina favignanese) ed una serata tra amici a degustare freschi cocktail. È ancora il periodo della calma e del relax, prima della piena stagione quando le viuzze del centro si popoleranno di persone provenienti da tutto il mondo e attraccheranno al porto gli yacht delle celebrità. Tutto sa di mare…l’azzurro cristallino del cielo e delle acque, il vento leggero, i cibi saporiti, i negozi di prodotti tipici e di souvenir (a proposito, consigliatissimo Medusa, dove trovare idee originali ed artigianali a prezzi convenienti).
Decidiamo per un giorno di non oziare al mare e di tuffarci nella storia: visitiamo Palazzo Florio, un tempo casa dell’omonima potentissima famiglia che tanto ha dato lustro all’isola e all’intera Sicilia ed ora sede del consiglio comunale e del museo e soprattutto ci facciamo rapire dai racconti della guida al Museo della Tonnara, ex laboratorio e fabbrica del famoso tonno catturato durante la Mattanza che diede lavoro per anni a quasi tutta l’isola, gestito in maniera imprenditoriale proprio dalla famiglia Florio. Il Museo ospita anche ritrovamenti intatti appartenenti all’epoca delle Guerre Puniche: rostri delle navi, anfore, armi… nonché tutto ciò che è stata negli anni passati la fortuna dell’isola: barche, pescherecci, forni, trappole e reti per la cattura, la lavorazione e l’esportazione del tonno. La modernità del museo vi permetterà anche di ascoltare e vedere i personaggi dell’isola che lavorarono nella Tonnara, grazie ad un sofisticato sistema di ologrammi!
Lasciamo i ricordi dei tempi che furono (quanto ho invidiato le mise di Donna Franca Florio, elegantissima nei suoi corpetti e nei suoi gioielli preziosi!!) e ci dedichiamo al tour culinario: ogni giorno un piatto diverso, cucinati alla perfezione e con una fantasia di sapori ineguagliabile… dalle succulente aragoste del “due Colonne” al risotto con lime e spada della “Lampara”, dagli antipasti fantasia di “Papù” alla creatività dell’ “A’ Cialoma (apertura a maggio, ma noi abbiamo assaggiato in anteprima) insomma abbiamo potuto gustare il pesce freschissimo, i crostacei saporiti ed i molluschi divini declinati in mille maniere diverse.
Per stuzzicare l’appetito (se ce ne fosse mai bisogno!) vi consigliamo gli aperitivi del bar Mazzini, per concludere in bellezza pranzi e cene le famose granite del bar Europa o i mitici cocktail del bar Monique ….
Insomma ci siamo fatti facilmente tentare da ogni prelibatezza, consci anche del fatto che l’isola la giravamo in lungo ed in largo a piedi o in bicicletta (tantissimi negozietti dove affittarle, noi le avevamo in dotazione direttamente dal Gattopardo, maculate e fashionissime!).
Ma al di là di tutto il protagonista assoluto rimane il mare… quell’acqua trasparente e fresca che puoi attraversare con gli occhi, quelle rocce levigate che formano grotte e pertugi dalle forme stranissime, quel tripudio di colori che vanno dal celeste all’indaco, passando per un paradisiaco azzurro!
Nostro malgrado dopo nove giorni in totale relax siamo dovuti tornare nella terraferma…e così, ripresa la nave dalla meravigliosa Palermo (dopo una sosta obbligata a Ballarò con tanto di “panino ca’ meusa”) siamo ripartiti con l’azzurro negli occhi, il sole sulla pelle e la promessa di tornare a settembre per rivivere, ancora una volta, il paradiso. Viaggiare è come sognare, diceva Edgar Allan Poe: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato…
Fiorenza Quadraro